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Vis a vis– Il prezzo del riscatto. Una serie television Netflix da recuperare

Se pensate di aver visto ormai tutto su Netflix, e avete perso Vis a vis-Il prezzo del riscatto, disponibile per l’Italia dal 2015 al 2019, vi consiglieremmo di recuperarla.

La serie spagnola non ha lo stesso spessore della sorella maggiore, l’americana Orange is the brand new black, della quale, almeno all’inizio, sembra solo un rifacimento. Merita tuttavia di essere vista, soprattutto da chi ama gli intrighi, i colpi di scena, i capovolgimenti improvvisi. E da chi non teme la violenza di qualche scena.

Vis a Vis – Il prezzo del riscatto: La trama

Macarena Ferreiro è una trentenne carina che si è fatta ingenuamente manipolare dal suo amante, e ora, accusata di frode e appropriazione indebita, deve scontare una reclusione di sette anni, nella prigione Cruz del Sur. Le prime due stagioni della serie raccontano il suo iniziale spaesamento nella logica tremenda del carcere, il suo adattarsi, fino alla costruzione di un ruolo da vincente.

Maggie Civantos in Vis a Vis

Fuori di lì, intanto, la sua famiglia è costretta a situazioni assurde per recuperare la somma della cauzione, tra disavventure,  pedinamenti, inseguimenti, e un omicidio. Il padre, ora in pensione, ha lavorato nella Guardia Civil. Si vede fin dalle prime scene che nasconde una pistola e come diceva Cechov: “Se in un romanzo evaluate una pistola bisogna che spari”. Anche in un movie, possiamo aggiungere. La madre di Macarena, invece, e il fratello precipitano in una situazione che li sconvolge, funzionale alla resa adrenalinica del racconto.

La terza e la quarta stagione continuano, senza Macarena, la narrazione degli eventi a Cruz del Nord, il carcere dove sono state trasferite le detenute. Dopo le quattro stagioni, è uscito lo spin off El Oasis, un po’ come fosse una quinta stagione.

Vis A Vis-Il prezzo del riscatto: la protagonista interpretata da Maggie Civantos

La prima immagine della serie è fatta di sbarre che non sono ancora quelle della prigione, ma le anticipano. Macarena libera l’uccellino dalla gabbia nel suo appartamento prima di essere lei stessa rinchiusa. Segue un primo piano sul suo volto che vedremo quasi sempre nella prima e nella seconda stagione. Sparirà poi, solo perché l’attrice Maggie Civantos, durante le riprese di Vis a vis period contemporaneamente impegnata ne Le ragazze del centralino.

In Vis a vis e Le ragazze del centralino, Maggie Civantos  recita un po’ lo stesso ruolo. Da vittima incolpevole, Ángeles Vidal, ne Las chicas del cable, vive una story metamorfosi da diventare, prima l’infiltrata di un giro criminale, poi la donna coraggiosa che usa tutti i mezzi, legali e illegali, per l’emancipazione di altre donne. Davvero un bel personaggio, in quella serie strana che ha l’intreccio del fotoromanzo, ma che possiede comunque un suo perché.

Macarena e Piper: protagoniste di Vis a vis e di Orange is the brand new black

In Vis a Vis, Macarena Ferreiro, come Piper Chapman di Orange, è stata sedotta, abbandonata e truffata dal suo amante (poco importa se per Piper period una fidanzata, donna). Il primo episodio delle due serie le vede superare spaesatissime la soglie del carcere che cambierà la loro vita. Macarena viene chiamata subito La biondina e in questo soprannome, che vuole sminuirla, sono racchiuse tutte le intenzioni delle compagne malvagie. Ma già alla high-quality della prima puntata l’espressione di Macarena, ripresa da vicino, si fa carica di odio. Macarena in Vis a Vis e Piper in Orange is the brand new black,  tirano fuori le unghie e le affilano, scoprendo i vantaggi della cattiveria, nel tempo della loro cattività.

Gli altri personaggi di Vis a vis e di Orange e i loro percorsi

Ma a parte Macarena/La biondina, in Vis A Vis i soprannomi fissano ruoli e caratteri in personaggi che non sono un granché dinamici (ci si affeziona a loro per consuetudine)  con cambiamenti che avvengono solo quando e se obbligati. La tossica, la perfida, la spietata, la materna, l’ingenua (chiamata Bambi), la venale, l’esaltata, si organizzano in bande rivali dominate dalla legge del più forte, della più forte, tutta a vantaggio dell’imprevisto e delle azioni che seguono.

In Orange is the brand new black invece sia le detenute che alcune  delle guardie vivono percorsi individuali di crescita, fino alla consapevolezza, fino al riscatto. Quello vero, profondo, e non quello che in Vis a vis è sbandierato nel titolo.  Molti i momenti in cui il ritmo rallenta, permettendoci di sostare e gustare le storie di ognuna. Ci si svelano, attraverso numerosissimi flasback, le ragioni che le hanno rinchiuse, come vittime di un sistema assurdo, di una società gravemente malata.

Tono, struttura e intenzioni numerous

Nonostante tutto, o forse per questo, sanno intrecciare relazioni di accudimento, di solidarietà, di sorellanza. In Vis A Vis i contatti fisici sono ridotti al minimo, e sono per lo più sessuali. Poca tenerezza, poca creatività e molta violenza.

Piper Chapman s’inventa il traffico on-line di mutandine usate (la versione giovanile e sporcacciona del vibratore di Grace and Frankie); in Vis A Vis, Macarena impara il pugilato per difendersi, perché non c’è il tempo di trastullarsi in giochi frivoli e ironie.

Oranges is the brand new black

Dietro le divise arancioni di Orange e queste gialle di Vis a vis, ci sono due scritture completamente numerous. Racconti corali, entrambi: il primo si sofferma sugli aspetti più realistici, esistenziali; il secondo non vuole perdersi in sfumature e  ricorre al paradosso nell’intento di stupire.

Ci riesce perfettamente, in attese mozzafiato da thriller e azioni che si susseguono,  intrecciandosi spesso con i drammi dei personaggi dentro e fuori la prigione.

Vis a vis, con la regia di Giulia Nitto,  è ideata da Iván Escobar, Esther Martínez Lobato, Álex Pina, Daniel Écija e prodotta da Globomedia. Interpreti: Najwa Nimri, Maggie Civantos, Itziar Castro.

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