In questa guida vi segnaliamo 14 movie da vedere assolutamente su Netflix–lista aggiornata Natale 2022
Netflix è praticamente la piattaforma On-line più famosa del mondo e la maggior parte degli abbonati ne usufruisce per le serie television.
Ma anche il catalogo dei movie è di tutto rispetto e vanta la presenza sia di pietre miliari (come Scarface e Fuga di mezzanotte) sia i grandi successi di oggi (The Irish man e Mank).
Di seguito vi elenchiamo 14 movie che meritano di essere visti, spaziando appunto dai vecchi classici, ai nuovi autori, arrivando fino alle produzioni originali Netflix.
14 movie da vedere su Netflix: Il Padrino
Il Padrino
Non necessita di molte presentazioni. Si tratta di un vero e proprio cult film che racconta, attraverso le vicende della famiglia Corleone, i meccanismi della mafia italoamericana. Marlon Brando ci regala una delle sue perfomance migliori (forse la migliore) e Nino Rota realizza una delle sue più iconiche colonne sonore.
La scena finale del massacro alternata al battesimo è da antologia.
14 movie da vedere su Netflix: Taxi Driver
Taxi Driver
Taxi drivers è il movie che consacrò, assieme a Imply Avenue, la fama di Martin Scorsese e Robert De Niro.
Parla di un taxista che sprofonda pian piano nel baratro della follia e racconta, metaforicamente, la solitudine umana.
La fotografia è cupa e azzeccatissima come anche la colonna sonora di Bernard Hermann (assiduo collaboratore di Hitchcock) che firma qui il suo ultimo lavoro.
Oltre a De Niro va segnalata anche la giovanissima Jodie Foster che, appena quattordicenne, dava già prova di grande talento.
14 movie da vedere su Netflix: Lo squalo
Lo Squalo
Taxi Driver consacrò il talento di Scorsese; questo thriller-horror, Lo squalo, quello di Steven Spielberg.
Narra le vicende di un gruppo di isolani che parte in barca per uccidere un feroce pescecane che sta mietendo parecchie vittime.
La tensione è la vera protagonista del movie; lo squalo si vede poco in realtà (almeno fino alla positive) e l’ansia non ci molla fino ai titoli di coda.
La regia che Spielberg in questo movie entra di diritto nella storia del cinema (del cinema di qualità). Alla sua uscita batté ogni document al botteghino mondiale e fu un incasso senza precedenti.
Pulp Fiction
Pulp Fiction
Pulp Fiction è il secondo movie di Quentin Tarantino che gli valse il primo Oscar alla sceneggiatura. Non ha una vera e propria trama. Sono più storie che si intrecciano a Los Angeles e la linea temporale non segue il flusso lineare del tempo.
Il solid più che stellare andrebbe definito galattico: John Travolta, Uma Thurman, Samuel Jackson, Bruce Willis ed altri ancora.
L’Oscar è meritatissimo e anche la Palma d’Oro a Cannes.
Gomorra
Gomorra
Con Gomorra, Matteo Garrone ottenne una Nomination ai Golden Globes.
Tratto dal Greatest vendor di Roberto Saviano, anche in questo caso non ha una vera e propria trama: racconta attraverso diversi episodi il mondo della mafia napoletana.
Il movie mescola attori professionisti, uno su tutti Toni Servillo, con altri non professionisti.
Ottime, oltre alla regia e alla fotografia, le scenografie che conferiscono un senso estremo di degrado.
Room
Room
Brie Larson vinse l’Oscar per la sua viscerale interpretazione nello struggente dramma (Room).
Parla di una donna che, rapita da giovane da uno stupratore, vive prigioniera in una digital camera insieme al suo bambino, avuto dal rapitore stesso. Una volta liberi, dovrà insegnare al piccolo come si vive nel mondo esterno, oltre che a reimpararlo lei stessa.
Il movie tratta il tema del rapporto madre-figlio e lo fa in maniera efficace grazie advert un solido solid e una buona sceneggiatura.
Il re
Il Re
È una rivisitazione dell’opera di Shakespeare, realizzata senza economia di mezzi. Il giovane re Enrico deve affrontare una guerra con il potente nemico francese e, al contempo, capire chi è veramente suo alleato a corte.
Timothée Chalamet ci regala molte emozioni e anche Joel Edgerton non è inferiore a lui. Nota di merito anche a Robert Pattison nel ruolo del cattivo. Sembra proprio che i tempi di Twilight siano superati.
La battaglia alla positive è un vero tocco di classe.
I fratelli Sisters
Western di produzione francese ma con solid americano.
Racconta di due fratelli molto diversi tra loro e del viaggio da loro intrapreso per andare a giustiziare un uomo.
È un movie molto cupo, ma anche ironico e fuori dagli schemi tipicamente americani che rompe i clisce del genere.
Attori tutti in gran forma e splendida fotografia.
Ebbe un grande successo di critica ma purtroppo non di pubblico.
Da 5 Bloods
Da 5 Bloods: ultimo movie di Spike Lee, ambientato nell’odierno Vietnam.
Narra la storia di quattroreduci afroamericani che tornano nei luoghi dove hanno combattuto per recuperare un carico d’oro seppellito durante la guerra.
È un movie violento ma comico, leggero ma profondo e, come molti altri movie del regista, ha un messaggio politico di fondo.
Solid ben assortito e ritmo efficace che tiene incollati alla sedia per quasi due ore e mezza.
Una sola Nomination agli Oscar (per la colonna sonora); ne meritava molte altre.
La ballata di Buster Scruggs
Movie advert episodi, La ballata di Buster Scruggs, diretto dai fratelli Coen.
Prende il titolo dalla prima storia cui assistiamo e al contempo celebra, satirizza e per certi versi demistifica il mito del selvaggio West.
Non tutti gli episodi sono allo stesso livello qualitativo ma comunque sono tutti meritevoli di attenzione.
Tre nomination agli Oscar inclusa: miglior sceneggiatura adattata.
Anche in questo caso il solid è composto esclusivamente da Tremendous Stars: James Franco, Liam Neeson, Brendan Gleeson, Tim Blacke Nelson e molti altri.
Yara
Yara
Con la regia di Marco Tullio Giordana, Yara ricostruisce il celeberrimo fatto di cronaca nera.
È un movie distaccato che non perde tempo coi sentimentalismi e che va dritto al punto.
In poco più di un’ora e mezza riesce a stupire e appassionare e andrebbe visto anche solo per conoscere questa macabra storia che, c’è da dirlo, appassionò non poche persone.
Bravi gli attori e il regista che, come già detto, mantiene il ritmo serrato ma mai frenetico.
Roma
Roma
Roma, movie di Alfonso Cuaron che gli valse il secondo Oscar alla regia (oltre che a quello per la fotografia).
Parla di una giovane messicana, dalla vita tutt’altro che facile, e del suo rapporto con la ricca famiglia per la quale lavora.
È un ritratto di donna in bianconero che è metafora del desiderio di emancipazione.
Abbondano i piani sequenza, ma il regista rinuncia alle scene colossali di Gravity o de I figli degli uomini in favore di un patos più intimo, per quanto alcune scene siano veramente spettacolari.
In totale vinse 3 statuette: Regia, Fotografia e Movie Straniero.
Il traditore
Il traditore
Movie di Marco Bellocchio che racconta la storia di Tommaso Buscetta.
Pierfrancesco Favino ci regala la più bella interpretazione della sua carriera e il regista ci dimostra di avere ancora molto da raccontare.
Fa un po’ tristezza pensare che un regista arrivato alla veneranda età di ottant’anni abbia più coraggio narrativo rispetto che a molti esordienti di oggi.
Il montaggio è un capolavoro.
È stata la mano di Dio
è stata la mano di Dio
É stata la mano di Dio: ultimo capolavoro del maestro Paolo Sorrentino.
È una storia autobiografica che a tratti (ma nella giusta misura) ricalca Amarcord di Federico Fellini.
È diviso in due momenti: pre e post-tragedia e il ritmo cambia drasticamente una volta superata quella soglia.
La regia di Sorrentino regge alla perfezione entrambi i macro-blocchi narrativi.
Il solid vanta volti noti: Toni Servillo, Luisa Ranieri e Renato Carpentieri, ma il più bravo di tutti è, senza dubbio, il giovane Filippo Scotti che speriamo di rivedere in seguito in ruoli degni della sua bravura.
