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‘Non ho mai…’terza stagione. La recensione

È disponibile dal 12 Agosto su Netflix , Non ho mai...terza stagione. La serie  con Lang Fisher è creata da Mindy Kaling ed è composta da dieci episodi di trenta minuti ciascuno.

La voce narrante è quella del celebre tennista Joe McEnroe (advert eccezione di un episodio raccontato da Andy Samberg). 
La Kaling ha scritto il primo episodio e prodotto tutta la serie.

Dopo il finale della seconda stagione, ritroviamo Devi fidanzata finalmente con Paxton. Peccato però che la ragazza non abbia ancora imparato a piacersi e a non combinare nuovi guai!

 la recensione di una seconda stagione che non delude

«Non avremo scoperto che vivere una storia d’amore non è la soluzione a tutti i nostri problemi?»

Il serial è una comedy di formazione che segue la teenager americana di origini indiane Devi e le sue esilaranti avventure amorose con una mamma severa al seguito, una cugina bellissima e un gruppo di amiche formidabili.
Se nella prima stagione abbiamo visto la nostra ragazza affrontare la sua rabbia dopo la prematura morte del padre, nella seconda Devi ha imparato advert essere sé stessa, grazie al sentimento nei confronti di Paxton.

Non ho mai 3 stagione recensione

Non ho mai… La recensione della terza stagione

Nella terza stagione, Paxton e Devi sono una coppia. Lui, il bel ragazzo insicuro e di buon cuore, cerca in tutti i modi di far funzionare la sua relazione con Devi, che però è ancora troppo inesperta per una storia d’amore.
La sua inesperienza, più psicologica che fisica, la porterà a cacciarsi ancora in quei guai che non stancano; anzi, permettono di amarla ancora di più.

Mentre  Fabiola e Ramona, migliori amiche di Devi, s’imbattono anche loro in nuove storie d’amore, Devi finisce per compromettere la sua relazione con Paxton.
Nei nuovi dieci episodi, in cui cresce la tensione per l’avvicinarsi al fatidico ultimo anno del liceo, Non ho mai… continua a mantenere il suo livello narrativo e a crescere nella sua approfondita, ironica, analisi dell’adolescenza.
Questo aspetto della sceneggiatura non è una sorpresa: dietro la serie c’ è Mindy Kaling, giovane autrice e attrice che con il suo The Mindy Mission (purtroppo inedito in Italia) aveva già dimostrato di essere capace di far ridere, commuovere ed emozionare grazie alla sua scrittura matura e geniale.

Non ho mai 3 stagione recensione

Nella terza stagione di Non ho mai...

I bizzarri personaggi, capitanati dalla nostra Devi, proseguono con la loro crescita personale, mantenendo una peculiarità caratteriale che permette di rendere ogni situazione credibile, divertente ed efficace.
Diciamolo, le piattaforme sono piene di serie sugli adolescenti. Questa però è particolarmente riuscita  per l’ ironia con cui ogni situazione è scritta senza cadere nel ripetitivo o nell’assurdo.
Provini cinematografici, gare di matematica, temi di presentazione per il school.

Non ho mai 3 stagione recensione

Maitrey Ramakrishan (Devi),  Jaren Lewison (Ben), Darren Barnet (Paxton), Lee Rodriguez (Fabiola) e Ramona Younger (Ramona) . Il gruppo degli adolescenti, a cui si uniscono Megan Suri e Benjamin Norris, forma un ottimo forged corale, in cui la Ramakrishan, brava ed espressiva, dimostra di avere una grande affinità sia con il gruppo degli “adolescenti” che con quello degli “adulti”. In particolare, due parole vanno sicuramente spese per il  rapporto tra Devi e sua madre, interpretata da Poorna Jagannathan. 

Devi e Nalini

Uno degli elementi principali della serie è il rapporto tra Devi e sua madre Nalini. Entrambe orfane, l’una del padre e l’altra del marito, le due donne hanno un rapporto decisamente complicato. Mentre nella prima stagione Nalini period chiusa e fredda rispetto alla figlia, ora però inizia advert aprirsi.
Devi ha sempre manifestato il suo lutto, perdendo l’uso delle gambe, facendosi sospendere da scuola o fuggendo, Nalini ha nascosto il suo dolore. Questa scelta, per proteggere la figlia, ha influenzato il rapporto  con lei. Devi, acuta e sensibile, non comprende perché sua madre non si conceda di vivere il lutto. Attorno a queste complicate incomprensioni ruota tutta la dinamica del mondo di Devi.

In attesa di vedere l’ultima stagione, godetevi questi dieci episodi!

Se alla bellezza della scrittura, alla bizzarria dei personaggi, non si aggiungesse il contenuto interessante, la serie non sarebbe tra le più seguite del momento.
Il nuovo passaggio di vita di Devi e degli altri apporta inediti temi, sociali e umani che invitano alla riflessione. L’emancipazione, la sessualità, la genitorialità e, soprattutto, il lutto.
La serie è stata rinnovata per una quarta e ultima stagione.
Il motivo è semplice: l’arco narrativo di Devi si concentra sul periodo scolastico e dovremmo salutarla quando partirà per il school. Sebbene sia difficile credere che un prodotto del genere abbia già una information di chiusura è però comprensibile capirne il motivo.

Il Trailer ufficiale

Non ho mai… la recensione della stagione 3

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