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‘twentieth Century Woman’ di Bang Woo-ri, la nostalgia dei Millenials e i primi amori

twentieth Century Woman di Bang Woo-ri è una commedia di crescita, prodotta da Yong Movie (The Handmaiden, The Name) disponibile dal 21 ottobre su Netflix. Se avete amato Venticinque ventuno, twentieth Century Woman è il movie che fa per voi.

Particolare opera prima per alcune svolte inaspettate della sceneggiatura, twentieth Century Woman è una favola moderna e nostalgica che avrà l’effetto kleenex di tanti movie d’amore coreani concedendoci risate real.

Guarda twentieth Century Woman di Bang Woo-ri su Netflix.

Byeon Woo-seok e Kim You-jung

twentieth Century Woman, Byeon Woo-seok è Poong Woon-ho, Kim You-jung è Na Bo-ra in twentieth Century Woman.
Cr. Website positioning Ji Hyung/Netflix © 2022

twentieth Century Woman, la trama

Anni 90, Bora (Kim You-jung) è una socievole liceale che al momento dell’inizio della scuola si impegna anima e corpo in una missione. La sua amica del cuore Yeondu (Noh Yoon-seo) si innamora di Baek Hyun-jin (Park Jung-woo). Purtroppo, deve partire per gli Stati Uniti per una operazione al cuore; così affida l’incarico di scoprire tutto di questo ragazzo proprio a Bora.

Negli anni senza cellulare, Bora e Yeondu mantengono i contatti by way of e-mail. Per riuscire a scoprire tutto su Hyun-jin, Bo-ra si avvicina a Pong woon-ho (Byeon Woo-seok), il migliore amico di Hyun-jin. La storia prende una piega inaspettata al ritorno di Yeon-du, quando le due amiche si riuniscono e la verità è difficile da gestire, poiché Bora farebbe di tutto per Yeon-du, anche sacrificare se stessa.

Byeon Woo-seok

Gli anni 90 e i primi amori

Il telefono a gettoni, il cercapersone, le prime e-mail, le prime cotte senza i social. L’opera d’esordio di Bang Woo-ri è un movie per i Millenials, quelli nati a cavallo del mondo che cambia. Ma non manca di precedenti.

Si potrebbe infatti definire quasi un format quello di Venticinque ventuno, che spopolando nelle classifiche del k-drama di crescita della casata Netflix, ha spianato la strada a questo twentieth Century Woman. Il periodo è lo stesso, esattamente a cavallo del 2000; medesime le atmosfere nostalgiche di quegli anni, quando la comunicazione dipendeva dall’analogico e dall’impegno di chi voleva comunicare. La coppia di protagonisti Byeon Woo-seok / Kim You-jung non tiene testa all’alchimia Nam Joo-hyuk / Kim Tae-ri, ma si difende comunque nel mostrarci due cuori genuinamente attratti. Anche se Kim Tae ri è decisamente più unica di Kim You-jung.

La regista si attarda a raccontare l’imbarazzo dei personaggi ai primi approcci. Ma anche l’emozione e la voglia irresistibile di vedersi, che sembra non fare trascorrere mai le ore; il primo bacio, gli sguardi d’intesa e il tempo trascorso a sognare. Per vedere un movie così, senza pregiudizi, bisogna tornare giovani e vivere di nuovo la felicità dei sentimenti che ardono.

Perché il debutto di Bang Woo-ri è un lavoro molto femminile, che rispetta le sciocchezze e le figuracce di quei tempi, e che valorizza i gesti mozzafiato delle cotte che, bollenti, ci facevano perdere lucidità.
Fa sorridere, e poi sospirare e poi ricordare in una system assodata, che a livello emotivo colpisce senza sbavature.

Noh Yoon-seo e Park Jung-woo

twentieth Century Woman, Noh Yoon-seo è Kim Yeon-doo, Park Jung-woo è Baek Hyun-jin in twentieth Century Woman.
Cr. Website positioning Ji Hyung/Netflix © 2022

Il triangolo dell’amica che chiede un aiuto per avvicinare un ragazzo è un grande classico degli anni 90, quando la comunicazione non aveva la velocità del ventunesimo secolo. Ed è proprio quello uno dei temi chiave: con una timida lacrimuccia che riga la guancia, si racconta come si “stava meglio quando si stava peggio”. Questa “poverissima” comunicazione analogica, costringeva advert aspettarsi sotto casa. E poi quanta emozione in ogni incontro! Quando si period capaci di infinite relazioni a distanza anche in assenza di smartphone e videochiamate, godendo delle attese che nutrivano sogni e immagini.

La scuola secondaria e i valori

Fluidità dell’amicizia e lealtà twentieth Century Woman sa  renderle molto bene. Le amicizie contano come l’aria che respiriamo, e quindi possono anche deludere o tradire, ferire come una lama. Sono momenti in cui si riflette sul peso dell’onestà e delle bugie, anche se a fin di bene. Sono mattoni fondamentali di una crescita lenta e importante, soprattutto per la protagonista Bora.

E quando è il momento della gita scolastica: fughe, notti in bianco e ovviamente l’alcool proibito. L’ironia coreana, che sta a metà tra il demenziale e il ridicolo, non disturba e ci intenerisce.

Kim You-jung

Il riso amaro e la poesia degli sguardi

Sebbene non sia proprio possibile menzionare il finale, va detto che la parte più poetica del movie è l’ultima. C’è una profonda nostalgia nello sguardo di Byeon Woo-seok e anche tantissimo fascino nell’approcciarsi alla vita e alla sua bellezza da immortalare.

Probabilmente twentieth Century Woman non avrebbe lasciato il segno e si sarebbe risolto in un movie facile. Ma lo stile coreano, la necessaria commistione, non ci permette di goderci un movie leggero. Viviamola come si percepiva la commedia all’italiana dei tempi migliori, il “riso amaro” mai risolto, mai squillante, sempre acre. Questo ci lascia: le papille strizzate.

Eppure, la poesia dell’ultimo momento unita a questo nostalgico sapore di anni 90 lo rende godibile e sicuramente spiazzante. Allora tanto vale viverselo come una commedia leggera e una bella chiusa poetica, che ci riporta alla vita conservando nella mente l’adolescenza e il suo potente turbinio di sentimenti.

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